Lucia: Che pace! Che aria pulita! Che vista! E tu che fai? Leggi un libro!
Renzo: Mmmmh.
Lucia: A che pensi?
Renzo: Bah. Certo che il nostro matrimonio è costato uno sproposito. Ti rendi conto? Col costo di una singola bomboniera ci abbiamo pranzato in due!
Lucia: Vero. Due tramezzini e un'acqua piccola. Ma pensa te se devi venir su fino a Pigra per...
Renzo: Senti qua, loro (*) sì che avevano capito tutto:
«Il duca d'Egitto, senza pronunciar parola, portò una brocca d'argilla. La zingara la presentò al Gringoire, dicendogli:
- Gettatela a terra!
La brocca andò in quattro pezzi.
- Fratello, - disse allora il duca d'Egitto, imponendo a entrambi le mani sulla fronte, - questa è tua moglie. Sorella, questo è tuo marito. Per quattro anni. Andate!»
Lucia: Primo: Esmeralda per una brocca rotta a Gringoire non gliela dà. Lo lascia in bianco, la prima notte e per sempre.
Renzo: Questo è vero. Comunque neanche tu la prima notte...
Lucia: E a chi dovevo dare cosa? Avevi appena toccato letto e hai preso a russare! Con la cravatta ancora al collo!
Renzo: Vero. Vabbe'. E secondo?
Lucia: Secondo: Esmeralda e Gringoire hanno un contratto di quattro anni. Il nostro dovrebbe durare un po' di più. E questo è anche il motivo per cui non ti spingo giù dal dirupo: non voglio gettare al vento l'investimento, dopo neanche un anno!
* da Notre Dame de Paris, Victor Hugo.
Lucia: A che pensi?
Renzo: Bah. Certo che il nostro matrimonio è costato uno sproposito. Ti rendi conto? Col costo di una singola bomboniera ci abbiamo pranzato in due!
Lucia: Vero. Due tramezzini e un'acqua piccola. Ma pensa te se devi venir su fino a Pigra per...
Renzo: Senti qua, loro (*) sì che avevano capito tutto:
«Il duca d'Egitto, senza pronunciar parola, portò una brocca d'argilla. La zingara la presentò al Gringoire, dicendogli:
- Gettatela a terra!
La brocca andò in quattro pezzi.
- Fratello, - disse allora il duca d'Egitto, imponendo a entrambi le mani sulla fronte, - questa è tua moglie. Sorella, questo è tuo marito. Per quattro anni. Andate!»
Lucia: Primo: Esmeralda per una brocca rotta a Gringoire non gliela dà. Lo lascia in bianco, la prima notte e per sempre.
Renzo: Questo è vero. Comunque neanche tu la prima notte...
Lucia: E a chi dovevo dare cosa? Avevi appena toccato letto e hai preso a russare! Con la cravatta ancora al collo!
Renzo: Vero. Vabbe'. E secondo?
Lucia: Secondo: Esmeralda e Gringoire hanno un contratto di quattro anni. Il nostro dovrebbe durare un po' di più. E questo è anche il motivo per cui non ti spingo giù dal dirupo: non voglio gettare al vento l'investimento, dopo neanche un anno!
* da Notre Dame de Paris, Victor Hugo.
7 commenti:
Tengo a precisare che Esmeralda per me non ha ninete a che vedere con Hugo.
Per quanto mi riguarda, è una scrofa da esposizione.
Conversazione compromettente. Mai e poi mai questionare di matrimonio con una donna in prossimità di uno strapiombo (ma anche se nelle vicinanze ci sono oggetti contundenti!)
Buona Domenica
:) Fra
@ Esmeralda
Spetta. Ho scritto un lunghissimo commento sul fatto che hai ragione, anche secondo me l'Esmeralda di Hugo è una scrofa da esposizione, che l'Esmeralda sublimata di Cocciante non ha niente a che vedere con Hugo, che Cocciante vede tutto attraverso un filtro rosa e ha trasformato Esmeralda un una principessa, quel coglione di Gringoire in un "poeta", Febo in un "cavaliere", persino quello sboccato di Mercuzio (nel nuovo musical) è diventato uno sbrodolone.
Per fortuna quel lunghissimo commento è andato perduto e mi sono accorto che forse stavi semplicemente dicendo che il tuo nome non fa riferimento a Notre Dame, ma a un altra storia...
E' così, vero? Che storia?
@Fra
Certe cose dovrebbero insegnarle a scuola. Arriviamo a quest'età con una sensibilità alla Homer Simpson ;)
La storia la leggi nel mio blog, in arancione sulla colonna di sinistra. L'ho messa apposta nonostante occupi un sacco di spazio, sperando che servisse a chiarire i riferimenti culturali. Ma non la legge nessuno. Mi domando cosa cavolo leggono dei blog. Forse guardano le figure? E dire che non sono granché.
La storia è di Gerald Durrell.
@esmeralda
alla fine c'ero arrivato, solo che questo no mi chiarisce i riferimenti culturali perché non conosco Durrell!
;)
Fa niente, almeno però si sa perché ho scelto quel nome, e in chi mi identifico... oink
(belle le briosce col tuppo)
:)))
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