mercoledì 6 maggio 2009

La santa alleanza, ovvero: Che figli di Aronne (bis)


C'è un patto inalterabile e perenne tra Dio e figli di Aronne, gli unici autorizzati ad esercitare la professione di sacerdote. (Ne ho già parlato, ma in Numeri 18 c'è il contratto per intero). Tutto ciò che viene offerto a Dio dal popolo d'Istraele, di diritto appartiene ai sacerdoti, come ricompensa del "lavoro" inerente l'altare e i sacrifici. Alcune offerte potevano essere riscattate con una somma in denaro, stabilita a discrezione del sacerdote stesso.
Questa viene percepita dal popolo d'Israele come una palese ingiustizia (i figli d'Aronne mangiavano a ufo, dopotutto), tant'è che scoppia una rivolta, ma Dio stermina tutti i 250 rivoltosi.

«8 Il SIGNORE disse ancora ad Aaronne: «Ecco, di tutte le cose consacrate dai figli d'Israele io ti do quelle cose che mi sono offerte [...] tutte le loro offerte, vale a dire ogni oblazione, ogni loro sacrificio per il peccato e ogni loro sacrificio per la colpa che mi presenteranno; sono tutte cose santissime che apparterranno a te e ai tuoi figli. 10 Le mangerai in luogo santissimo: ne mangerà ogni maschio; per te saranno cose sante. [...] Ogni primogenito di ogni carne che essi offriranno al SIGNORE, così degli uomini come degli animali, sarà tuo; però, farai riscattare il primogenito dell'uomo e farai riscattare il primogenito di un animale impuro. 16 Quanto al riscatto, li farai riscattare dall'età di un mese, secondo la tua stima, per cinque sicli d'argento, a siclo di santuario, che è di venti ghere. [...] 19 Io do a te, ai tuoi figli e alle tue figlie con te, per legge perenne, tutte le offerte delle cose sante che i figli d'Israele presenteranno al SIGNORE per elevazione. È un patto inalterabile, perenne, davanti al SIGNORE, per te e per la tua discendenza con te».

Numeri 18, 8-19



«Un fuoco uscì dalla presenza del Signore e divorò i duecentocinquanta uomini, che offrivano l'incenso

Numeri 18, 35

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