mercoledì 20 febbraio 2008

I laici, Dio, la scienza, i bisogni

«Guardate i laici e tutta questa gente che si è innalzata al di sopra del popolo di Dio: non hanno forse deformato l'immagine di Dio e la Sua verità? Loro hanno la scienza, ma nella scienza c'è soltanto quello che cade sotto i sensi. Il mondo dello spirito, che è la meta superiore dell'essere umano, è stato ripudiato completamente, è stato bandito con un'aria di trionfo, anzi, con un senso di odio.

Hanno proclamato la libertà, specialmente negli ultimi tempi, e che cosa vediamo, cosa c'è nella loro libertà? Schiavitù e autodistruzione, nient'altro! Perché il mondo dice: "tu hai dei bisogni, perciò appagali, poiché hai gli stessi diritti degli uomini illustri e ricchi. Non aver paura di appagarli, anzi moltiplicali" [...] Ma qual è il risultato di questo diritto di moltiplicare i bisogni? Per i ricchi il risultato è l'isolamento e il suicidio morale, per i poveri l'invidia e l'omicidio, perché i diritti glieli hanno dati, ma i mezzi per soddisfare questi bisogni, non glieli hanno ancora indicati.»

Da i sermoni dello "Starek" Zosima, I fratelli Karamazov - Fedor Dostoevskij

(Curioso: il concetto di laicità attribuito da Dostoevskij ad un "santone" di fine ottocento è simile a quello di un ex-democristiano italiano d'inizio XXI secolo. Curioso anche quanto il medesimo santone sia marcusiano).

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