Cerco una dritta per preparare la copertura di questo cheese cake (di cui conosco una versione ai frutti di bosco) e mi imbatto in una curiosa storia sul fragolino.
Scopro che il fragolino non è (solo) una bevanda frizzante a base di vino e aroma di big babol. Questo breve riassunto mi lascia di stucco. E questo appassionato elogio del (vero) fragolino mi ha riempie di sdegno.
In breve: il fragolino è un vino ottenuto dall'uva fragola (Vitis, lambrusca), un vitigno importato dall'america all'inizio del XX secolo, quando i nostri vitigni (Vitis, vinifera) rischiavano l'estinzione a causa di un'epidemia di fillossera.
La vite americana ha le radici resistenti alla fillossera, per cui alcuni si limitano ad innestare la vite americana con i nostri vitigni, altri prendono a coltivare la vite americana tout-court e a farne del vino.
Be', oggi commercializzare il fragolino è vietato, presumibilmente per proteggere i vitigni autoctoni. Ovvero, si proteggono i vitigni autoctoni da un vitigno importato un secolo fa, grazie al quale i vitigni autoctoni sono stati salvati dall'estinzione.
A chiudere il cerchio, s'è diffusa la leggenda che il "vero" fragolino contenga troppo metanolo e "concentrazioni tossiche di tannini". A parte il fatto che invito chiunque ad assaggiare un vino di Pachino prima di parlare di concentrazioni tossiche di tannini, mi chiedo come sia possibile che gli svizzeri (gli SVIZZERI) o gli austriaci non se ne siano accorti e bevano fragolino a tutto spiano, anche se lo chiamano "Uhudler".
Vabbe'. Nel frattempo, prendo un etto di chicchi d'uva fragola, li schiaccio per bene con le mani in un pentolino, aggiungo un etto di zucchero, una stecca di cannella e faccio cuocere cinque minuti. Poi tolgo la zuppa dal fuoco, aggiungo un foglio di colla di pesce e quando si scioglie la passo al colino. Appena si raffredda la verso sul cheese cake. Profumo.
Be', viene voglia di andare in Svizzera e comprarne una bottiglia, di questo misterioso fragolino.
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