lunedì 29 ottobre 2007

Caro Baudo, sono solo facce e storie


"L'isola dei famosi" e Stefano che suona il violino sono fatti della stessa materia prima".


Domenica pomeriggio. Pippo Baudo introduce il maestro Caruso che mostra un violino, "un gioiello della liuteria italiana".

Insieme annunciano una grande sorpresa: fra poco, i telespettatori avranno la fortuna di assistere ad un grande evento culturale.
Quel violino verrà suonato da un grande artista.

Sento immediatamente puzza di bruciato.

Ma ecco che arriva l'artista. Si tratta di un ragazzino di 12 anni: Stefano, un "precocissimo genio del violino". Non dice una parola, tanto che Lucia mi chiede se è muto. Non credo, altrimenti Baudo l'avrebbe buttata sicuramente sul patetico:

"Precocissimo genio, muto dalla nascita!"

Stefano imbraccia il violino e suona il suo pezzo.

E poi Baudo dice:

"Abbiamo voluto invitare Stefano perché altrimenti la gente crede che in tv ci sono solo Isole dei famosi"

Ecco, l'ha detto. E io mi sento preso in giro. Baudo vuol farmi credere che questo spettacolino di 120 secondi, ascoltato mentre io lavo i piatti e Lucia stira la sua gonna, e mentre decine di migliaia di spettatori russano sotto un plaid, sia "cultura alta". Questo frammento televisivo, tra l'intervista ad un attore e una televendita, sarebbe l'esatto contrario de L'isola dei famosi: Stefano è cultura, L'isola è barbarie.

Mi sento preso in giro. C'è veramente una differenza di principio tra L'isola dei famosi e Stefano che suona il vionino?

Trasmettere in tv "Nessun dorma" è possibile, ma attraverso la tv, l'Opera si riduce al personaggio Pavarotti: la tv non può rendere gli scricchiolii del legno, i colpi di tosse del pubblico, il velluto delle poltroncine. L'impressione che la struttura dell'intero teatro stia vibrando dalle fondamenta non può arrivare in tv, per banalissimi motivi tecnici. Il teatro resta dov'è e la tv trasmette solo la faccia di Abbado.

La cultura del teatro resta dov'è (a teatro) e quello che arriva in tv è cultura televisiva, fatta di storie e di facce. In tv puoi mostrare gli spezzoni di un concerto e l'intervista all'artista (la faccia dell'artista): crei un personaggio e ne racconti la storia.

Quello che Baudo ha presentato ieri a "Domenica In" sono la storia e la faccia di un ragazzino di 12 che suona il violino. Nient'altro.

Ed è soltanto su questo piano che posso fare confronti. Ora, la mia impressione è che la storia e la faccia di Stefano siano state banalizzate, raccontate in fretta e male. E che certe storie raccontate dai reality siano persino meglio.


L'isola dei famosi e Stefano che suona il violino sono fatti della stessa materia prima.

Tutto questo Pippo lo sa.

(Ma ne siamo sicuri? In effetti non ne ho le prove. E Baudo non brilla certo per originalità, niente di strano che intenda la tv come la si intendeva 60 anni fa. Niente di strano che Pippo Baudo non sia, in fondo, un po' sopravvalutato).


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