sabato 21 marzo 2009

Tartiflette e inquadramenti professionali del nuovo secolo


Sabato mattina, Renzo fa la spesa.
Da solo: Lucia, da buona piccola partita iva, è a lavoro anche il sabato.
Renzo non è una piccola partita iva, ma un ricercatore precario.

Nuovo secolo, nuovi inquadramenti professionali.
- Pa', da grande sarò un ricercatore precario e sposerò una piccola partita iva.
- Eeeeh? Ch'hai detto?

Il ricercatore precario ama il suo lavoro e non reprime una punta di orgoglio quando vede scappare da lavoro certi TA (tecnici assunti), un minuto prima dello scadere delle otto ore (il tempo del tragitto fino alla timbratrice). Tuttavia il sabato non lavora. Per lo meno non tutti i sabati.

Quindi la spesa tocca a Renzo e Renzo è ben felice di farla.
Legge la lista della spesa: patate per il purè; cipolle (sedano, carote e cipolle non devono mai mancare); panna; pancetta affumicata per la carbonara; taleggio, perché Renzo ama il taleggio. Anche il gorgonzola, per la verità.


Patate, cipolle, panna, pancetta, taleggio.

La carbonara la facciamo un'altra volta.

Tornato a casa va a rileggersi quel post di Cavoletto. Dice: «Far cuocere le patate intere, con la buccia, in acqua bollente [...] far rosolare la pancetta [...] poi aggiungere la cipolla [...]»

Troppo lungo. Il bello di una cosa al forno è che la schiaffi in forno e fai altro.
Quindi Renzo affetta le patate crude, la cipolla cruda, la pancetta cruda e il taleggio. Riveste la sua fida teglia ø 18 cm apribile con carta da forno. Imburra e spolvera di pan grattato, butta via quello che non resta attaccato alla carta imburrata. Poi stratifica: patate, sale, panna, cipolle, formaggio. E ancora: patate, sale, panna, cipolle, formaggio. Un ultimo trato di patate e sopra tutto, la pancetta a listarelle sottili, il formaggio e il pan grattato. Poi in forno, 180 °C per 90 minuti.

Non è che Renzo abbia meditato molto sul tempo di cottura, è uscito per un'ora e mezza e al suo ritorno il risultato era sufficientemente crostoso. La cipolla aveva l'odore della cipolla sulla focaccia alla cipolla, la panna era quagliata e la pancetta s'era abbrustolita da sola, senza interventi esterni.

Un piatto che si cucina da solo.

Ah, ehm. Avvertenze: si rutta cipolla al forno per un paio di giorni. Per il resto è ok.


3 commenti:

Fra ha detto...

grazie per l'avvertimento, ma questo piatto che si cucina da solo è troppo intrigante per stare a guardare certe sottigliezze
Un bacio
fra

Esmé ha detto...

Finalmente del cibo per il corpo! Che della vita dello spirito ne avevo piene le tasche.
In quanto Piccola Partita IVA, semplicemente non lavoro. Quando mi capita di farlo, ormai del tutto sporadicamente, e dopo trattative che mi portano ad accettare compensi che un bracciante rifiuterebbe con sdegno, è comunque di sabato, di domenica, di ferragosto, (tutti e tre insieme eventualmente) e comunque, rigorosamente dopo le 19.30, ora in cui sarei più propensa alla frittura delle melanzane seguito dal ronfaggio sul divano.

Andrea Ferrigno ha detto...

Non hai visto ancora niente, bomba calorica termonucleare in arrivo! Abbiamo già cominciato la distribuzione, chiunque voglia alleggerire il nostro fegato ritirandone una porzione si presenti a casa nostra!