lunedì 14 luglio 2008

Soggiogati.


Renzo e Lucia vorrebbero poter accampare giustificazioni tipo «avremmo tante cose da scrivere ma - aimè - siamo sommersi dal lavoro». Oppure «siamo malati. Renzo ha gli orecchioni fulminanti e Lucia le emorroidi all'ultimo stadio». Oppure persino «I figli ci danno troppo da pensare».


Il fatto è che la mole di lavoro è quella di sempre, la salute - per fortuna - non dà problemi e di figli non ne abbiamo.

La verità è che il nostro cervello è invaso, posseduto in toto da quest'immagine.
Pervaso. Dominato, permeato. Soggiogato. Ecco la parola giusta.
Soggiogato.

4 commenti:

Ivo Silvestro ha detto...

L'unica cura è andare lì di persona, mi sa...

Fra ha detto...

Io mi sono fatta del male e ho messo come desktop l'immagine di kho samui (meta settembrina...speriamo). Mi viene da piangere tutte le volte che accendo il pc
Un bacio e buona settimana

Anonimo ha detto...

E se passi di qua, fatti sentire... (Uno di questi pomeriggi ci andrò in tuo onore.)

Andrea Ferrigno ha detto...

@ivo:
diverse centinaia di chilometri e una ventina di giorni è l'esatta distanza tra noi e quel luogo. Credo di non essere mai stato così prossimo alla piena comprensione del concetto di terra promessa.

@fra:
uh, kho samui... per i nostri momenti di autoflagellazione bastano le spiaggie di casa ;)
Oltretutto quella spiaggia, anche ad agosto, è miracolosamente vuota. Altro che riviera ligure...

@tommi:
Bravo, così mandi a monte tutti i progetti di emigrazione ;)

E' meglio che mi decida a scrivere qualcos'altro. Quella virgola abbagliante è nociva.