giovedì 3 aprile 2008

La realtà è Ralph, la realtà è Daniela che uccide Claudio


Ha ragione Leonardo: Tutta la vita davanti è un film spendidamente paradossale. Virzì mette in scena storie estreme, estremamente vere.

Perché - come ci insegna la cronaca - la realtà è l'amante tradita che uccide per delusione, la realtà è la ragazza madre che si prostituisce, la realtà è il venditore di aspirapolvere costretto a fare il giro dell'isolato nudo.

La realtà è Ralph, come scrive il Re.

«[...] aveva raccolto con rabbia il giornale e lo aveva sfogliato fino all'ultima pagina per mostrarle un articolo in una rubrica intitolata Questo strano mondo. Il titolo era «Cane ritrova la via di casa dopo tre anni». Raccontava la storia di un collie di nome Ralph, perso durante una vacanza della sua famiglia a Port Charlotte, Florida. Tre anni dopo Ralph si era ripresentato all'abitazione dei padroni a Eugene, Oregon. Era magro, senza collare e con qualche vescica sulle zampe, ma nel complesso stava abbastanza bene. Aveva semplicemente percorso il vialetto di casa, si era seduto davanti alla posta e aveva abbaiato perché lo facessero entrare. «Secondo te che cosa ne penserebbe Monsieur Carson Foray se trovasse una storia così su un mio libro?» aveva esclamato Scott [...] «Credi che mi sparerebbe un fax per dirmi che scricchiola un po', vecchio mio?» [...] «E ti dirò una cosa, Lisey», era sbottato, «i romanzieri sono costretti a sgobbare ostacolati da handicap tremendi. La realtà è Ralph che ricompare dopo tre anni e nessuno sa perché. Ma un romanziere non può raccontare una storia così! Perché scricchiola un po', vecchio mio!»

Stephen King - La storia di Lisey

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