«È mai ammissibile che ci siano docenti di latino e greco che sanno tutto sulla questione omerica e nulla sulla questione sinottica? Ben consci che i poemi omerici non sono dei poemi scritti a tavolino nell’VIII secolo a.C. da un poeta chiamato Omero, e nel contempo convinti, invece, che i Vangeli siano la vita di Gesù scritta a tavolino da quattro biografi di nome Marco, Matteo, Luca, Giovanni?».
(R. Uglione, citato da Clementina Mazzucco su Cristianismus)
Devo confessarlo. Questa frase mi ha spiazzato. La prima reazione è stata un verso di sorpresa, tra rantolo e grugnito: scritto in termini così espliciti non l'avevo mai letto.
Né ero a conoscenza (conoscenza consapevole) del fatto che il numero di varianti documentate del nuovo testamento è di 250000 (duecentocinquantamila), anche se poche varianti sono importanti per il senso. Che solo per metà del testo i manoscritti antichi sono concordi. Che il manoscritto del nuovo testamento più antico che abbiamo non è originale, ma copia di una copia, risale al 125 d.c. e contiene un frammento (18,31-33,37-38) di Giovanni. Che i vari vangeli, sinottici e non, recepti o apocrifi, sono la codificazione di diverse tradizioni orali. Che parlare di "autore" nel senso che diamo noi oggi alla parola "autore" è fuorviante. Che a quei tempi non si facevano ristampe, ma si copiava. E copiando si aggiungeva, si censurava, si aggiustava il testo.
Via i riferimenti al giudaismo di Cristo, via i riferimenti a fratelli e sorelle di Cristo, via persino il nome di Barabba (si chiamava Gesù anche lui: Gesù detto il Barabba. Ma un delinquente si può mai chiamare come il figlio di Dio?). Gesù può mai aver scacciato un lebbroso? Figurarsi, cancellare "incollerito" e sostituire con "impietosito".
Cristianismus è un sito ricco di materiale ben documentato, scritto con spirito scientifico da specialisti del settore. Vorrei ringraziarli e baciarli di persona, lo farò almeno con una email.
Ancora una cosa. Il vero finale del vangelo di Marco, secco, sconvolgente, bellissimo:
"Ed esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro perché erano piene di timore e di spavento. E non dissero niente a nessuno, perché avevano paura"
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