venerdì 19 dicembre 2008

Non è sorta eresia senza i suoi solidi fondamenti biblici

«Il fatto è che la Bibbia è colma di passi contraddittori e per questo richiede un'idea superiore con cui leggerla, come da subito intuirono i Padri della Chiesa e come invece purtroppo oggi si tende a ignorare. Il che significa che ciò che realmente guida la lettura della Bibbia è la teologia che sta nella testa dell'interprete. Alla Bibbia si richiamano tutti: ortodossi, luterani, calvinisti, anglicani, valdesi, mormoni, testimoni di Geova, battisti, avventisti del settimo giorno, metodisti, cattolici e molti altri ancora, senza che essa sia in gradi di produrre unità. E così è stato sempre nella storia della Chiesa, dove non è sorta eresia senza i suoi solidi fondamenti biblici».

Vito Mancuso, L'anima e il suo destino, Raffaello Cortina.

venerdì 12 dicembre 2008

Benedetto XVI, gli speculatori, il Faraone e Giuseppe.


Ratzinger dice che la crisi alimentare è causata dagli speculatori.

Come spiegato in questo articolo, gli speculatori scommettono sull'aumento del prezzo di un bene (petrolio, grano), ma in effetti comprando in massa tutti assieme, determinano un aumento del prezzo di quel bene: una profezia che si autoavvera. Quando il prezzo è alto, loro rivendono e ci guadagnano. Però, in effetti, rivendendo in massa spesso determinano un abbassamento del prezzo di quel bene. La colpa della "crisi" è tutta loro?

Altri (vedi Il Lume Rinnovato), sostengono la tesi opposta: gli speculatori fanno aumentare i prezzi in tempi di vacche grasse e li fanno diminuire in tempi di vacche magre. È esattamente quello che sta accadendo adesso: il prezzo del petrolio è sceso da 148 $ di luglio agli attuali 45 $, il prezzo del grano è sceso da 470 Euro di febbraio 2008 agli attuali 240.

Non sono molto convinto dell'utilità del lavoro degli speculatori, credo che saremmo stati tutti più contenti se i prezzi non fossero saliti così tanto, per poi precipitare solo in occasione di una crisi globale.

Ma in ogni caso, come la mettiamo con Giuseppe?

«Allora il faraone disse a Giuseppe: "Nel mio sogno io stavo sulla riva del Nilo. Ed ecco salire dal Nilo sette vacche, grasse di carne e belle di forma, e pascolare nella macchia di papiro. Ed ecco sette altre vacche salire dopo quelle, deboli, bruttissime di forma e magre di carne: non ne vidi mai di così brutte in tutta la terra d'Egitto. Poi le vacche magre e brutte divorarono le prime sette vacche, quelle grasse. [...]

E mi svegliai Poi vidi nel mio sogno sette spighe venire su da un solo stelo, piene e belle. Ma ecco sette spighe secche, sottili ed arse dal vento orientale, che germogliavano dopo di quelle. E le spiche sottili inghiottirono le sette spighe belle." [...]

Allora Giuseppe disse al faraone: [...] stanno per venire sette anni, in cui vi sarà grande abbondanza in tutta la terra d'Egitto. Poi a questi succederanno sette anni di carestia, e si dimenticherà tutta quella abbondanza nella terra d'Egetto, e la carestia consumerà il paese. (Genesi, 41, 1-32)

Giuseppe viene nominato amministratore. Nei sette anni di vacche grasse accumula grano. Poi arriva la carestia. A questo punto gli Egiziani comprano il grano di Giuseppe:

«Così Giuseppe ammassò tutto il denaro che si trovava nella terra d'Egitto e nella terra di Canaan come prezzo del grano che essi comperavano. [...] Quando fu esaurito il denaro della terra d'Egitto e della terra di Canaan, tutti gli egiziani vennero da Giuseppe dicendo: "Dacci pane! Perché dovremmo morire sotto i tuoi occhi? Infatti non c'è più denaro" Rispose Giuseppe: "Cedete il vostro bestiame, e io vi darò pane in cambio del vostro bestiame, se è finito il denaro. [...]

Passato quell'anno vennero a lui nell'anno seguente e dissero: "Non nascondiamo al mio signore che si è esaurito il denaro, e anche il possesso del bestiame è passato al mio signore, non rimane più a disposizione del mio signore se non il nostro corpo e il nostro terreno ».(Genesi 47,2)

Giuseppe acquista il corpo e il terreno degli Egiziani, tutti ridotti a schiavi in cambio di pane. Schiavi, ma vivi! (A me questa cosa della speculazione convince sempre meno).

Insomma -ehm- papa, come la mettiamo con Giuseppe?

martedì 9 dicembre 2008

Testamento biologico di Mina Harker


«Allora vi dirò chiaramente che cosa voglio, perché non deve esserci dubbio alcuno fra di noi ora. Dovete promettermi, tutti quanti... anche il mio amato marito... che, dovesse giungere il momento, mi ucciderete.

- Quale sarà il momento? - la voce era di Quincey, ma bassa e tesa.

- Quando sarete convinti che sono così mutata che per me sia meglio morire piuttosto che vivere. E quando sarò morta così nella carne, senza un attimo di esitazione dovrete trafiggermi con un paletto e tagliarmi la testa; o qualsiasi altra cosa che sia necessaria a darmi riposo!»

Dracula, di Bram Stoker (1897)

Love for all

venerdì 5 dicembre 2008

No alla depenalizzazione: IO MI DISSOCIO. Per sempre.


Renzo: Basta così, mi sbattezzo.

Lucia:
Maddài, non fare il bambino.

Renzo:
Ennò, ebbàsta. Hai sentito cosa dice quel Monsignor Migliore?

«Per esempio, gli Stati che non riconoscono l'unione tra persone dello stesso sesso come "matrimonio" verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni»


Lucia:
Cosa ti aspettavi?

Renzo: Senti, sono contrari al matrimonio tra omosessuali e la cosa non mi turba più di tanto. Ma qui è in ballo qualcosa di più grosso. Dicono di essere contrari alle violenze, tuttavia, per loro, impedire il matrimonio tra gay ha la priorità sulla richiesta di depenalizzazione dell'omosessualità. Ti rendi conto? Preferiscono che non gli venga riconosciuto nessun diritto, purché non possano accampare quello di sposarsi! Se si promuove l'applicazione dei diritti umani per tutti, senza distinzione di orientamento sessuale, qualcuno potrebbe addirittura fare pressioni su uno stato affinché riconosca ai gay il diritto di sposarsi! E per evitare ciò, preferiscono tenersi la condanna a morte per omosessualità!

Lucia:
E questo cosa c'entra col credere in Dio? Con lo "sbattezzarsi"?

Renzo:
Niente. Infatti io non mi sbattezzo per affermare il mio ateismo. Non mi frega niente di dichiararmi ateo piuttosto che credente. Le discussioni sull'esistenza di Dio, a confronto di questo orrore, sono minchiate. Seghe mentali.

Lucia: Allora perché ti sbattezzi?

Renzo:
Io mi devo dissociare da tutti loro. Io devo prendere le distanze da tutti loro. Che nessuno mi possa accostare a loro perché il mio nome risulta sul registro della parrocchia. Che nessuno possa dire cose come questa e pretendere di farlo anche in mio nome, perché compaio su un fottuto registro parrocchiale. Mai più!