lunedì 30 giugno 2008

Tirami sù, che ne ho bisogno


Renzo: Secondo me ci siamo!


Lucia
: Sentiamo.

Renzo
: Nuova costruzione. Tre locali più cucina abitabilissima. Balcone enorme, anzi: veranda. Prezzo alla nostra portata.

Lucia
: Piano?

Renzo
: Secondo: non si arrampicano da sotto, non scendono dal tetto. E poi: aria condizionata, cassaforte, porta blindata.

Lucia
: Il parquet è incluso nel capitolato?

Renzo
: Sì.

Lucia
: Il doppio servizio?

Renzo
: Sì!

Lucia
: Le porte bianche?

Renzo
: Sì, sì!! Anche le porte bianche! E i pannelli solari, la doppia esposizione, la piazzetta curata davanti, l'oratorio, l'asilo, l'alimentari, zona giorno luminosa e zona notte al fresco, vicina al centro ma lontana dal traffico!

Lucia
: Ma... è fantastico!



Lucia
: Va bene, sputa fuori.

Renzo
: Cosa?

Lucia
: Hai un "MA" tatuato sulla fronte. E poi hai fatto il mio dolce preferito, è una cartuccia che tieni per le occasioni. Dimmi cosa c'è che non va.

Renzo
: Ma niente, lì vicino passerà un'autostrada.

Lucia
: Quanto vicino?

Renzo
: Ecco, non proprio davanti all'ingresso.

Lucia
: QUANTO VICINO?

Renzo
: Ehm, trenta metri.

Lucia
: Be', almeno scappar via sarà più facile.



Lucia
: Mh, buono.

Renzo
: Grazie.

Lucia
: Prego.


PS: se a qualcuno servisse, ecco la ricetta del

Tiramisù salva famiglia

Per la crema di mascarpone:
- 200 gr di mascarpone
- 2 albumi montati a neve ferma
- 2 tuorli
- 2 cucchiai di marsala secco o caffè (opzionale)
- 70 gr di zucchero

Per il fondo:
- 4 cucchiai di cacao amaro
- 3-4 cucchiaini di zucchero
- pochissima acqua

- savoiardini imbevuti di caffè amaro
- amaretti sbriciolati

Ho mescolato tuorli e zucchero con la frusta, ho aggiunto il marsala e il mascarpone, ho montato gli albumi con un cucchiaino di limone e ho mescolato delicatamente tutto assieme.

Il fondo l'ho preparato semplicemente sciogliendo il cacao amaro con pochissima acqua fredda e lo zucchero, ma va bene anche la crema di cioccolato per le guarnizioni, o del cioccolato fuso con un po' d'acqua. O anche della nutella, perché no?

Ho messo due cucchiaini di fondo nei bicchierini, ci ho sbriciolato sopra gli amaretti (uno per bicchiere), ho versato la crema fino a 3/4 e ho pucciato dentro due savoiardini. Spolverata di cacao amaro e frigo per 3-4 ore.

domenica 15 giugno 2008

Prelibatezze del fine settimana (ovvero: a merenda con Luttazzi)


Renzo: Chiudi gli occhi e apri la bocca.

Lucia:
Perché?

Renzo:
Dài, chiudi gli occhi e assaggia. Fidati!

Lucia:
Ancora con 'sti giochetti...

Renzo:
Eddài!

Lucia:
Ommadonna! Leggera come panna, ma sa di fondente! È una goduria! Cos'è?

Renzo:
Cioccolata chantilly. Di panna neanche l'ombra, solo acqua e cioccolato.

Lucia:
Posso guardare adesso?

Renzo:
ehm, meglio di no...

Lucia:
Perché no? Fa' veder... merda!

martedì 10 giugno 2008

Associazioni di idee #2


Renzo: Il fatto è che tu non hai una visione globale. Ti concentri sulle sventure del momento e perdi di vista il percorso.


Lucia:
Ma io sono a pezzi, ho le gambe gonfie, mi fa male la schiena! Non può andare avanti così!


Renzo:
Pensa a tre anni fa. Tu non lavoravi e il mio orizzonte contrattuale non superava i 12 mesi. Poi hai trovato lavoro, hai avuto una promozione e un aumento. A me hanno fatto un rinnovabile di 2 anni, ora addirittura di otto!


Lucia:
Bof.


Renzo:
Un anno fa eravamo presi dal matrimonio e sembrava impossibile farcela. Be', ce l'abbiamo fatta!


Lucia:
Umpf!


Renzo:
Ma no! Invece è importante! C'è un progresso, un percorso! Stiamo andando verso tempi migliori!


Lucia:
...dici? Magari...


Renzo:
Pensaci bene. Quando ci siamo conosciuti io ero disoccupato, e tu... Ti ricordi com'eri messa otto anni fa?


Lucia:
Lasciamo perdere.


Renzo:
Ecco. Ci siamo conosciuti ed è andata subito meglio per entrambi. Secondo te è soltanto un caso?


Lucia:
...be', ora che mi ci fai pensare... Oddìo, dici che... ?


Renzo:
Ma certo! C'è un piano, un Progetto! Devi crederci: il linguaggio cristiano non è solo informativo, ma performativo!


Lucia:
Sarebbe a dire?


Renzo:
Abbi fede nella Provvidenza e vedrai che le cose si aggiustano!


Lucia:
Aspetta un momento! Ma tu non eri un agnostico?!?


Renzo:
Io sì, ma tu no. Ma che importanz...


Lucia:
Siamo una coppia, animale! Abbiamo un destino in comune. Non vorrai mica mandare tutto a puttane per le tue stupide convinzioni?

lunedì 9 giugno 2008

Associazioni di idee #1


Lucia: Non abbiamo un lavoro fisso, non troviamo casa, non sappiamo quando potremo avere un figlio, non abbiamo tempo per la nostra intimità, non abbiamo una vita sociale, io sono sempre stanca e i nostri genitori sono lontani!

Renzo: Amore, hai segnato gli assorbenti?

giovedì 5 giugno 2008

Una musica può fare


Cinque brani, non-uno-di-più, per il meme musicale di Francesca.

La situazione mi aiuta: Lucia non c'è. Decido egoisticamente di -ehm- non tener conto dei suoi gusti musicali. Così posso tagliare in quattro e quattr'otto: Perdere l'amore di Massimo Ranieri, Quello che le donne non dicono di Fiorella Mannoia, Estate dei Negramaro, Uomini soli dei Pooh.
Se c'era lei, sai che lotta.

Resta comunque un sacco di roba, bisogna che mi dia delle regole.
Eccole:

- Sceglierò un solo brano tra questi generi: musica classica, pop contemporaneo, pop anni '60-'70 (un genere a sé), musica italiana, jazz.
- Eviterò i brani troppo conosciuti. L'idea m'è venuta guardando la lista di Fra: se non mi impongo questa regola rischio il copia-incolla.
- Solo musica presente su youtube.

Cominciamo!

1) Musica Classica. Devo scegliere tra il finale dell'Uccello di fuoco Oiseau de feu e il I mov. della sonata n° 2 di Prokofiev. Ok, scelgo l'uccello. Primo, per il mio incondizionato amore per le arpiste. Poi per il crescendo entusiasmante: questo brano inizia con un corno che sussurra la melodia principale e finisce col grandioso furore dell'orchestra al completo. Da ascoltare quelle mattine lì.

2) Pop contemporaneo. Chi legge Renzo e Lucia sa bene quale sia l'ossessione pop del momento: Love is a losing game in tutte le salse. Il problema è che sto cercando di disintossicarmi: per dieci giorni questa canzone ha avuto il controllo del mio cervello: un mal di testa... Dato che il dottore me l'ha vietata per un po', mi butto su La Vedova Bianca, degli Afterhours. Squarciaanima.

3) Pop anni '60-'70. Niente Led Zeppelin, troppo facile. Niente Pinball Wizard: dopo che Morgan l'ha fatta cantare agli ARAM è una Hit pure quella. Scelgo See me, feel me, cantata da Roger "Ricciolibiondi" Daltrey nello splendore dei 20 anni. Da brivido.

4) Musica italiana. Facile. Si tratta di scegliere tra Molto lontano di Paolo Conte e Morna di Vinicio Capossela. Facilissimo. Urgh. Allora, ehm. The winner is: ...orcoboia, non ce la faccio. Un medley, si può? No? Bene. Ripiego (si fa per dire) su Una musica può fare, piango ogni volta.

5) Jazz. Questa è facile sul serio. Perché tra John Coltrane che suona Naima e Sarah Vaughan, io scelgo lei. Il fatto è che a 13 anni m'innamorai perdutamente di Sarah Vaughan. Il mio primo bacio alla francese lo diedi a uno specchio immaginando che fosse Sarah Vaughan. Cantava I can't give you anthing but love e io pensavo: guarda che basta, basta e avanza.

mercoledì 4 giugno 2008

Dove risolviamo l'ambiguità tra abbiſſatu e abbirſatu e veniamo a conoſcenza di un curioſo Vocabolario Siciliano-Italiano ...

...nonché del fatto che la ſcannerizzatrice di google ſia coniugata.


Tommy David, in un commento al post precedente, mi stimola a risolvere l'ambiguità tra le parole abbissatu e abbirsatu.
Faccio un po' di ricerche. Quello che trovo è un "Vocabolario etimologico siciliano, italiano e latino, dell'abbate Michele Pasqualino" del 1785, in tre parti (A-Izz, K-Ozz, Pa-Zu), per un totale di più di 2400 pagine. Consultabile on-line.

Giusto per rendere l'idea, il libro riporta una prefazione dotta quanto barocca di un tal Giusepp'Antonio Espinosa Alarcon Idalgo (mi si ſecchino le palle se il nome non è quello riportato).
Ecco l'incipit:

«Solevano gli antichi Popoli, a render più auguſta l'origine delle loro Città, e de' loro Regni, framiſchiando le umane colle divine coſe, farne fabbricatori non che gli Eroi, ma gli ſteſſi Dei. Così appunto avvenir noi veggiamo di quelle Nazioni, le quali a render più venerabile il loro linguaggio, perſuader ci vogliono animoſamente, che sia ancor oggi preſſo di loro alcuna delle Madrilingue rimaſta, le quali la prima volta ſotto la Torre di Babelle furono inteſe

Vengo a conoscenza di tre cose:

1) Google sta digitalizzando e pubblicando online le opere di pubblico dominio (senza diritti d'autore o con i diritti d'autore scaduti). Chissà se il buon Michele Pasqualino avrebbe mai immaginato che per il suo vocabolario potesse cominciare una nuova vita, ben due secoli dopo la prima edizione.

2) Abbissatu viene dal greco abyssos. Andato a fondo, colato a picco. Altro che meramente "guasto". Abbirsatu viene dal latino versus. È abbissatu chi è andato a fondo, abbirsatu chi dà un verso alle cose. Almeno per mia madre io sono abbirsatu, coraggio.

3) La scannerizzatrice di Google è sposata.


martedì 3 giugno 2008

Crostatine del cocco di mamma - ovvero: suoceri in visita #1


Mamma di Renzo: Ma che meraviglia! Ma quanto è bravo questo figlio mio! Ma quanto si' abbirsatu! Certo che sei stata proprio fortunata, eh Luciuzza?


Lucia: Sissì, m'è andata proprio di culo.

Mamma di Renzo: Ma lui è stato sempre così, quando cucinavo mi osservava e chiedeva, chiedeva. Tu devi sapere che quando era piccolo...

Lucia: Vuoi vedere che racconta la storia delle frittelle?

Renzo: Mi sa di sì...


M.diR.: ...avrà avuto 10 anni, anzi forse 7...

Lucia: Magari 5?

M.diR.: ...mi chiedeva sempre le sfinci: mamma, fammi le frittelle, fammi le frittelle! Però io non le sapevo fare. Sbagliavo la lievitazione, non lo so.


Lucia: Tal chi: la storia delle frittelle. Che ti avevo detto?

Renzo: Guarda che ti sente!

Lucia: Ma sarà la trentesima volta che me la propina!

Renzo: Ssst! Abbi pazienza... dicevi mamma?


M.diR.: Allora lui disse: Basta! Questa tradizione non si può perdere così! Poi prese e se ne andò dalla nonna Maria, bonarmuzza...

Lucia: e le chiese la ricetta!

M.diR.: Sì, pensa! Come fai a saperlo?

Lucia: Ho tirato a indovinare.

M.diR.: E così mio figlio - a 5 anni! - imparò a fare le frittelle e poi lo insegnò a me! Specciu miu!

Lucia: Ma che meraviglia.


M.diR.: E tu, Luciuzza? Sai cucinare?

Lucia: Aaah.. ssì, dunque vediamo...

Renzo: Eh-ehm, PAPÀ! TI PIACCIONO I CANESTRELLI?

Papà di Renzo: munch-munch... Eh? Fi, buoniff - buonissimi! Come li hai fatti?

Renzo: Facile! Uno strato sottile di pasta frolla nella teglia per muffin, poi un cucchiaio di crema pasticcera e infine le fragole: zucchero, limone e un foglio di colla di pesce.

Lucia: Specciu miu!